202205.03
0

Com(2022) 174 final della Commissione europea: una proposta di Regolamento per la protezione delle indicazioni geografiche di prodotti artigianali e industriali

Il 13 aprile 2022, la Commissione europea ha adottato una proposta di Regolamento relativamente alla protezione delle indicazioni geografiche (IG) di prodotti artigianali e industriali.

Attualmente, infatti, non esiste alcun meccanismo europeo di protezione di nomi quali, ad esempio, “Vetro di Murano”, “Posate Solingen” o “Porcellane di Limoges” e i produttori non sono, quindi, in grado di certificare a livello europeo il collegamento tra la qualità e l’origine geografica dei prodotti.

La proposta in questione mira, pertanto, a stabilire una protezione delle IG direttamente applicabile per i prodotti artigianali e industriali a livello europeo, similmente a quanto è già previsto per i prodotti agricoli, alimentari, per il vino e le bevande spiritose. I produttori dovrebbero così essere incentivati a proteggere e investire nei loro prodotti e le regioni in cui tali produttori operano dovrebbero beneficiare della protezione dei prodotti tipici e sviluppare il proprio potenziale turistico, attrarre manodopera qualificata, nonché salvaguardare il proprio patrimonio culturale.

Ulteriore obiettivo è quello di incrementare la visibilità di prodotti autentici sul mercato, con conseguente beneficio anche dei consumatori.

La proposta è coerente con la politica industriale europea, in quanto volta a dare impulso al settore turistico ma anche ad aiutare le micro, piccole e medie imprese a sviluppare nuovi prodotti legati al territorio.

In sostanza, l’obiettivo è quello di creare un diritto di proprietà intellettuale europeo unitario per i prodotti artigianali e industriali e un mercato interno efficiente per i prodotti che hanno un significativo legame con il territorio.

Per dare attuazione a tali propositi, la Commissione ha scelto come strumento un Regolamento europeo autonomo, non ritenendo appropriati metodi alternativi quali, ad esempio, l’estensione degli schemi di protezione esistenti per i prodotti agricoli e alimentari, in quanto l’integrazione nel regime di tali prodotti comporterebbe, per i prodotti artigianali e industriali e per i loro produttori, il rischio di essere emarginati tra regole appositamente costruite e incentrate su prodotti e produttori operanti nell’ambito della politica agricola comune.